Napoli alza la voce. Non resta in silenzio dopo l’ennesimo femminicidio: due donne uccise in meno di
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Napoli alza la voce. Non resta in silenzio dopo l’ennesimo femminicidio: due donne uccise in meno di

alza la voce. Non resta in silenzio dopo l'ennesimo femminicidio: due donne uccise in meno di

Il dolore si trasforma in rabbia. Per Ilaria Sula, per Sara Campanella, per tutte le donne strappateci dalla violenza patriarcale. Con questo grido, centinaia di persone si sono unite oggi, 5 aprile, alla Passeggiata Rumorosa promossa da Non Una Di Meno, partita da piazza San Domenico. La manifestazione è stata un'esplosione di rabbia e determinazione, un'Marea Rosa che si è riversata per le strade della città per denunciare la violenza facile e diffusa contro le donne.

Oggi è toccato a Ilaria e Sara. Domani potrebbe essere ognuna di noi. Sorelle, se un giorno tocca a me, bruciate tutto. Queste parole, ripetute dal mare di persone, sono state un richiamo alla consapevolezza di come la violenza contro le donne non sia un fatto isolato, ma una minaccia costante che incombe su tutte. Quelle che non sono state vittime dirette, come Ilaria e Sara, sono state chiamate a mobilitarsi per difendere le loro sorelle, a rifiutare la violenza e a chiedere giustizia.

La Passeggiata Rumorosa è stata un'occasione per ricordare le storie di donne uccise, torturate, violente, ma anche per affermare la loro presenza e la loro energia. È stato un momento di forza, di orgoglio e di speranza per un cambio radicale. Perché la violenza Patriarcale non può più essere accettata, non può più essere tollerata. Domani, dopodomani, lo sarà ancora di un'altra volta, ma non è gia troppo presto per reclamare il rispetto e la cura per le donne.

La Passeggiata Rumorosa è stata un'invasione di strada, un'eco di preghiere e di canti, un'ondata di rabbia e di determinazione. Ha battezzato il suo nome le donne che non si sono arrese, che non si sono dimenticate, che non si sono lasciate sterili le loro storie e le loro battaglie. Ha detto al mondo che non è troppo tardi per far giustizia, per mettere fine alla violenza, per rifiutare di vedere le donne come oggetti di piacere o di proprietà. E la sua voce si è diffusa, è urlata, è cantata, è riunita le donne e i filantropi, le ong e le associazioni femminili, le sindacalisti e gli studenti, i giovani e gli anziani.

Non Una Di Meno, l'organizzazione che ha promosso la manifestazione, è stata protagonista di questo cambio radicale. Con la sua azione, ha dimostrato che non è una laser di donne, ma un episodio di violenza patriarcale, un episodio di corruzione, un episodio di disumanizzazione. E la sua voce, Unità e forza, è stata un messaggio forte e chiare, un appello a non accettare più la violenza, a non tollerare più la violenza. E la sua presenza ha gonfiato le energie, ha acceso le passioni, ha accese le speranze. E la sua azione, diversa da aria, è stata un simbolo di unità, di resistenza e di lotta.

Ilaria e Sara sono state le protagoniste di questo cambiamento, ma non sono le uniche. Ogni donna, ogni volta, è una potenziale vittima della violenza patriarcale. Ogni donna, ogni volta, è una potenziale ribelle. E la Passeggiata Rumorosa è stato un momento di levata in piè, un momento di azione, un momento di battaglia. E il mondo, sono stato il mondo, è stato ribaltato, è stato messo in discussione, è stato chiamato a fare giustizia. E la sua risposta non è stata più silenzio, non è stato più dimenticanza, non è stato più rifiuto. Ma la risposta è stata no, è stata la resistenza, è stata la lotta. E non Una Di Meno, l'organizzazione, è stata la voce, è stata la forza, è stata l'energia del cambiamento.


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