Napoli, picchiava il figlio perché gay: scarcerato e accolto nel suo quartiere con i fuochi d'artificio
Da quando suo figlio ha fatto coming out, questo “padre”, è diventato il suo persecutore.
Il ragazzo viene maltrattato, costretto a dormire in un garage e a soffrire la fame subendo continue percosse e violenze. Poi un giorno, dopo averlo minacciato di morte via WhatsApp mentre era scuola, decide di riempirlo di botte con una chiave meccanica. Prima al volto, poi al collo e alle gambe. Il ragazzo, convinto da alcuni amici, riesce a denunciare il tutto e a fare arrestare il “padre”, ma è una gioia che durerà molto poco. Dopo soli due giorni nel carcere di Poggioreale, l'uomo viene scarcerato e viene accolto nel suo quartiere di Napoli con i fuochi d'artificio.
Per fortuna però la denuncia ha avuto…