Negati i domiciliari a Ilaria Salis: “Governo italiano aveva garantito niente catene in tribunale”
Ilaria Salis, attivista antifascista italiana detenuta in Ungheria, ha partecipato a una nuova udienza a Budapest. Il tribunale ha negato i domiciliari e ha deciso che rimarrà in carcere. Salis è arrivata in tribunale ammanettata e con catene, violando normative europee sui trattamenti inumani. Il suo avvocato ha chiesto un intervento diplomatico più forte. Il giudice ha giustificato la decisione con il rischio di fuga e la gravità del reato contestato. Nonostante la possibilità di un domicilio in Ungheria, il tribunale ha mantenuto la misura cautelare. Le condizioni in carcere sono pesanti, con limitate ore d'aria. Al di fuori del tribunale, Salis e il suo legale sono stati minacciati da persone di estrema destra. Nonostante ciò, proseguiranno la difesa di Salis.
