Nel covo del boss la foto di famiglia col candidato alle Regionali Di Fenza: “Non so se mi votarono”
Il consigliere regionale Pasquale Defensa, uscente, ha lavorato per anni con i Simeoli, una famiglia imprenditoriale legata al clan Polverino di Marano, alle porte di Napoli. Nonostante questo passato, Defensa si è candidato con Forza Italia e ha ricevuto il sostegno della tiktoker Rita De Crescenzo.
Defensa è stato eletto nel 2020 nella lista Liberal Democratici con il governatore Vincenzo De Luca, ma dopo una performance considerata ridicola insieme a una tiktoker, è stato espulso dal partito Azione di Carlo Calenda, a cui aveva aderito in precedenza.
Nonostante ciò, Defensa non si è dimesso e si è candidato nuovamente con Forza Italia, sostenuto da Edmondo Cirielli e ancora una volta da Rita De Crescenzo.
Tuttavia, il passato di Defensa con i Simeoli ha sollevato dubbi sulla sua candidatura. I Simeoli sono stati coinvolti in vari scandali e inchieste giudiziarie, tra cui l’inchiesta “Bloodimoney” di fanpage.it, che ha coinvolto anche il consigliere regionale Biagio Iacolare.
Iacolare è stato presidente della Sma, una società di proprietà della regione Campania, e ha avuto rapporti con i Simeoli. Defensa ha lavorato con i Simeoli per anni e ha partecipato alla festa di compleanno della figlia del boss Antonio Simeoli.
Inoltre, Defensa ha negato di aver avuto rapporti con la camorra, ma ha ammesso di aver collaborato professionalmente con i Simeoli. Ha anche ammesso di aver votato per Biagio Iacolare nelle diverse campagne elettorali.
La storia di Defensa e dei Simeoli è emblematica della capacità di infiltrazione della camorra nella politica e nell’economia legale. La selezione della classe dirigente e chi decide chi fare eleggere sono le questioni principali in questo caso.
In sintesi, il consigliere regionale Pasquale Defensa ha un passato controverso con i Simeoli, una famiglia imprenditoriale legata al clan Polverino di Marano, e nonostante ciò si è candidato nuovamente con Forza Italia. Il suo passato e i suoi rapporti con la camorra hanno sollevato dubbi sulla sua candidatura e sulla sua idoneità a ricoprire un ruolo pubblico.
