Netanyahu come Mussolini: solo in un'aula vuota rivendica i suoi crimini
Nell'ultima puntata di Scanner, Valerio Nicolosi ha discusso di diversi argomenti di attualità, tra cui il discorso di Benjamin Netanyahu alle Nazioni Unite e la situazione della flottiglia diretta a Gaza.
Netanyahu ha tenuto un discorso di fronte a un'aula quasi vuota, poiché molti rappresentanti di paesi avevano lasciato la sala in segno di protesta. Nel discorso, ha negato le accuse di genocidio a Gaza e ha rivendicato il diritto di Israele di difendersi contro Hamas. Ha anche attaccato i critici, accusandoli di antisemitismo.
Valerio Nicolosi ha sottolineato che questo discorso è simile a quello tenuto da Benito Mussolini nel 1925, dopo l'omicidio di Giacomo Matteotti. In entrambi i casi, i leader hanno usato la retorica per giustificare la violenza e attaccare gli oppositori.
La flottiglia diretta a Gaza, invece, è stata oggetto di discussioni e tensioni. Alcuni membri della flottiglia hanno deciso di abbandonare la missione, mentre altri hanno scelto di proseguire nonostante i rischi. La portavoce italiana della flottiglia, Maria Elena Delia, è rientrata in Italia per condurre un dialogo con le istituzioni e garantire l'incolumità degli equipaggi italiani.
Tony La Piccirella, un membro del comitato direttivo della flottiglia, ha spiegato che l'obiettivo della missione è quello di aprire canali umanitari permanenti a Gaza e di rompere il blocco navale israeliano.
Infine, la puntata ha discusso anche della situazione dei CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) in Italia e in Albania. La deputata Rachele Scarpa ha sottolineato che le condizioni di vita nei CPR sono indegne e che il sistema è ingiusto e incostituzionale. Ha anche denunciato la strategia del governo italiano di aggirare il diritto dell'Unione Europea e di normalizzare il modello dei CPR.
La puntata si è conclusa con la notizia dell'arrivo a Roma di Marco Cavallo, una statua di cartapesta simbolo della lotta contro i manicomi, e dell'impegno della rete No CPR Roma e della deputata Rachele Scarpa per denunciare le condizioni dei CPR e chiedere la loro chiusura.
