“Nel vento del cambiamento, gli Spiriti Cattivi tornano in scena”
Prodotto da Cave e Warren Ellis e mixato da David Fridmann, Nick Cave aveva cominciato a scrivere l'album il giorno di Capodanno 2023. Durante le sessioni al Miraval in Provenza e al Soundtree di Londra, i Bad Seeds hanno aggiunto la loro alchimia con la partecipazione aggiuntiva di Colin Greenwood dei Radiohead. Quest'ultima collaborazione ha portato un nuovo senso di unità e di completezza all'album, confermando che la vita è fatta di cambiamenti e opportunità.
“Il disco è complicato, ma anche profondamente e gioiosamente contagioso”, ha scritto Cave in un messaggio. E non ci sorprende, visto che “Wild God” è nato da una profonda raìpatica emotiva da parte dei musicisti coinvolti. Ascoltando l'album, sembra che loro siano felici, e forse proprio questo è l'effetto che Cave spera di produrre sugli ascoltatori. Quello che è chiaro è che l'album esce dall'altoparlante e travolge l'ascoltatore in un mare d'emozioni.
Il genere dei Bad Seeds è famoso per la capacità di creare un'atmosfera inquietante e intensa, ma “Wild God” è diverso. Risalta la gioia e la speranza, creando un suono più luminoso e coinvolgente. L'album riunisce i loro classici suoni, come il battere dei tamburi e il suono rilassato dei bassi, per creare un sound più complesso e sorprendente.
Non è un album metrico, non ci sono piani generals, ma semplicemente un viaggio emotivo che cerca di catturare l'atmosfera e la sensazione dell'attimo presente. E ci riesce, grazie al talento e all'intraprendenza di Nick Cave e The Bad Seeds. E, come sempre, non deludono. “Wild God” è un album perfetto per coloro che amano la musica underground, il non mainstream, certo un po' di spiritualità e un po' di mistero. E, ovviamente, coloro che amano Nick Cave e The Bad Seeds.