Il Crazy Pizza di Flavio Briatore, sito in Via Veneto a Roma, rischia una multa per colpa dei fiori finti sull'ingresso del locale, considerati abusivi dalle autorità. L'impianto, pensato come composizione kitsch per ornare le tre vetrine, viola le norme sul decoro e gli edifici storici.
In base alle prescrizioni, le composizioni floreali non potrebbero essere installate sugli edifici di pregio come questo. L'attività ha già ricevuto sanzioni in precedenza per lo stesso motivo. “Sono abusive”, conferma l'assessore al Commercio del I Municipio, Jacopo Scatà.
Le conseguenze possono essere severe: multa e obbligo di rimozione. Ciò non verrà impedito da un accordo tra Flavio Briatore e il condominio, poiché l'allestimento non è conforme alle regole sugli edifici storici.
Teresa Valerio, presidente di Roma Glocal Net, si è espresso in modo ancora più acceso, definendo i fiori di “cattivo gusto”. In questo modo, l'argomento si apre a diverse interpretazioni, dalle valutazioni estetiche alle prescrizioni sui decoro.
Il controverso restaurante, che si aprì recentemente a Roma, è noto per la sua vivace gestione e l'impiego di soluzioni creative per aumentare la visibilità del locale. Tuttavia, in questo caso, è sembrato che Flavio Briatore e il suo team non avessero preso in considerazione le norme e le valutazioni estetiche relative alle strutture storiche come il palazzo dove il Crazy Pizza ha sede.
Il dibattito sull'installazione di fiori finti sulla facciata esterna del palazzo e sulle successive sanzioni è solo una delle controversie che ruotano intorno al restyling di Via Veneto, un'area della capitale italiana importante per l'architettura e la cultura.
Sembra quindi che, in questo caso, non ci sia modo di bypassare le regole sul decoro e sugli edifici storici, e che la necessità di un'attenzione maggiore nei confronti dell'ambientazione e della valenza estetica del contesto sia stato dimostrata dalla vicenda.