“Niente scuola prima dei 6 anni”: la scelta educativa divide il web
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“Niente scuola prima dei 6 anni”: la scelta educativa divide il web

La controverse scelta di una coppia joven è stata il protagonista di un acceso dibattito online. I due genitori, conosciuti su come @amorypucho, hanno deciso di posticipare l'ingresso scolastico dei propri figli fino all'età di sei anni, optando per un'educazione alternativa allontanata dalla scuola tradizionale.

Secondo la coppia, un ambiente scolastico con 20 bambini per classe non garantisce un percorso educativo efficace e personalizzato. “Non possiamo dare loro qualcosa di diverso se li mandiamo subito in un contesto che non controlliamo”, argomentano, sottolineando l'importanza di un apprendimento più libero e naturale nei primi anni di vita.

Il metodo scelto è quello dell'istruzione parentale, un approccio in cui l'apprendimento avviene in casa sotto la guida dei genitori, attraverso un programma su misura. L'obiettivo è permettere ai bambini di sviluppare interessi e abilità al proprio ritmo, in un ambiente familiare e stimolante.

I genitori hanno risposto alle critiche rilasciando un su , in cui hanno chiarito i motivi della loro scelta. “Non è normale, nella vita reale, stare ogni giorno con 20 coetanei. I nostri figli socializzano in altri modi, hanno una fantasia molto più ricca”, hanno affermato. Secondo loro, non c'è bisogno di una classe affollata per la socializzazione dei bambini, poiché essi possono acquisire conoscenze e abilità in altri modi, come nel caso di una famiglia con bambini di diverse età o in contesti esterni, come parchi e spiagge.

La loro decisione ha aperto un acceso dibattito online, con alcuni sostenitori della libertà educativa e altri che temono possibili lacune nella socializzazione o nella preparazione scolastica. Tuttavia, il tema dell'educazione, specie nei primi anni, continua a far riflettere.

La scelta degli @amorypucho di rinunciare alla scuola tradizionale sarà sicuramente uno dei più discussi argomenti online in futuro, sollevando interrogativi sulla valutazione delle prestazioni scolastiche e sulla preparazione per l'età adulta. Resta pero' vero che ogni famiglia ha il diritto di scegliere la strada che ritiene più adatta ai propri bisogni e interessi, non diostre, del gruppo sociale.

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