"Noi, colpevoli di essere migranti". Viaggio nella tendopoli del Politecnico di Milano
AGI – Kamisolamin, gambiano, è in Italia da otto anni e mezzo. “Faccio la ‘guardia' anti-taccheggio, prendo una paga in base ai turni ma mai più di mille euro al mese. Ieri sono andato, per l'ennesima volta, in un'agenzia immobiliare a cercare casa ma mi hanno detto che a uno col contratto a tempo indeterminato non la danno”. In piazza Leonardo da Vinci, nel fervore dei ragazzi che entrano ed escono dal Politecnico, sono spuntate da qualche giorno una quindicina di nuove tende dopo quelle degli studenti in rivolta contro il caro affitti e altre in solidarietà con la Palestina. Ospitano una quarantina delle settanta persone costrette a lasciare il capannone industriale in disuso in via Fracastoro, alla periferia nord-est di Milano, dopo che l'incendio divampato la notte del 19…