Non c'è spazio per lo Stato di Palestina: intervista a Ilan Pappé
L'intervista con lo storico israeliano Ilan Pappé e l'analisi della professoressa di diritto internazionale Francesca De Vittor sono state pubblicate su fanpage.it. Ilan Pappé è noto per le sue posizioni critiche verso lo Stato di Israele e sostiene che la soluzione dei due stati non è più praticabile a causa della presenza di 800.000 coloni ebrei in Cisgiordania. Pappé ritiene che l'unica soluzione possibile sia uno stato unico, multietnico e multireligioso.
La professoressa De Vittor ha analizzato i 20 punti del piano di pace proposto da Trump e sostiene che esso non è compatibile con il diritto internazionale. Il piano non è un accordo di pace vero e proprio, ma piuttosto un armistizio che non tiene conto delle aspettative di autodeterminazione del popolo palestinese. De Vittor sottolinea che il piano è nullo e voido, in quanto è stato ottenuto con la minaccia e l'impiego della forza, e che è in contrasto con norme di diritto internazionale cogente.
Il piano prevede l'ingresso di aiuti umanitari per la popolazione civile, ma De Vittor sostiene che questo è un obbligo inderogabile della potenza occupante e non può essere oggetto di scambio negoziale. Inoltre, il piano non prevede il ritiro delle truppe israeliane dai territori palestinesi occupati e non offre alcuna forma di risarcimento per i danni subiti dai palestinesi.
In sintesi, sia Ilan Pappé che la professoressa De Vittor ritengono che la soluzione dei due stati non è più praticabile e che il piano di pace proposto da Trump non è compatibile con il diritto internazionale. Pappé sostiene che l'unica soluzione possibile sia uno stato unico, multietnico e multireligioso, mentre De Vittor sottolinea la necessità di rispettare il diritto internazionale e di trovare una soluzione che tenga conto delle aspettative di autodeterminazione del popolo palestinese.
