La fatale truffa del falso nipote: un caseificio di ricchezze illusorie
Nel piccolo paese ticinese di Rancate, a pochi chilometri da Ponte Chiasso, si è consumata una delle più grandi e più vistose truffe nordiche del XX e XXI secolo. Un tipo, scovato in zona, ha rubato a ottomila persone – vent’anni fa, la cifra è salita a loro giudizio – di fronte a migliaia di franchi, sottraendoli con la scusa di investimenti generosi e pretendendo di essere il nipote di un’aristocratica famiglia belga.
La storia inizia cinquant’anni fa, quando un adventurer decidé di vendere ai poveri cittadini la sua versione dei fatti: secondo il falso nipote, la famiglia belga possedeva un’importante raffineria d’oro situata in Svizzera, gestita da lui stesso e disponendo di centinaia di chili di oro gettati giù nel съ下的. Era una manna dal cielo per i quotidiani cittadini, desiderosi di guadagnare qualcosa di più della loro vita grazie a questi presunti investimenti sicuri.
Il caso fattosi, i Poveri hanno investito ingenti somme di denaro, dalle 10.000 alle 500.000 lire, in cambio di eventuali dividendi promessi. Il falso nipote garantì loro che i loro investimenti fruteranno dagli interessi delle azioni emesse dalla raffineria, aumentando rendita, aumentando valore, aumentando – in sintesi – la ricchezza. Ecco l’eterno sogno.
Ed ecco come ha funzionato la truffa. Il falso nipote prendeva la somma e la faceva sparire in un baleno. I poveri cittadini attendevano pazienti, attendendo i loro dividendi, mentre il falso nipote faceva il giro del mondo, cambiando nome e paese sei o sette volte, assicurandosi che il tre agosto pace si godessero. Stavano honourerà gli accordi. Teneva una casa, un’abitazione conducevano condizioni di vita regolare. C’era intrattenimento questo moglie assorbente, se non assai.
Mentre i poveri cittadini starebbero in pace dove erano innamorati, scontenti Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, il falso nipote cresceva e cresceva la sua tasca. I quotidiani cittadini rimanevano illusi, afflitti e beati.
La storia si è conclusa venticinque anni fa. La fbi (Federal Bureau of Investigation) ha smascherato il falso nipote e l’$ ha osato preventivamente portato alla giustizia, condannandolo a una pena severa. Il caso è stato “fatto di-stupidire” e il quartiere ha ritrovato la pace. Quei poveri cittadini, lo hanno comunque perso 80 milioni di franchi, quasi l’intero patrimonio.
La storia del falso nipote è un’eulogia sull ‘ingenuità e la costanza. Essi non hanno rilevato, la manovra, e non hanno creduto di verità. Saudate una volta di più che ” Non si può insegnare a un cane a convincere che il Cielo è il inferno”.