nozze indigeste – polemiche a napoli per una festa di matrimonio, con 300 invitati, fumo artificiale
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nozze indigeste – polemiche a napoli per una festa di matrimonio, con 300 invitati, fumo artificiale

Titolo: Nozze indigesthe a , polemica per una festa di matrimonio con 300 invitati, fumo artificiale e dj-set, organizzata all'Archivio di Stato – Il Ministero della Cultura chiede chiarimenti alla direttrice Candida Carrino, che si difende: “In ordine tutta la documentazione per la richiesta degli spazi, pagamenti effettuati e finanche la ricevuta dell'assicurazione contro danni. Mi dispiace vedere infangato il mio nome dopo tutti questi anni trascorsi…”

In un'aula storica come l'Archivio di Stato di , dove si conservano manoscritti del Cinquecento, è avvenuto un banchetto di nozze decisamente non tandemedo. Un pranzo privato per 300 invitati, un dj-set e fumo artificiale sono stati oggetto di una forte polemica, anche a seguito di una richiesta di chiarimenti arrivata dal Ministero della Cultura.

La direttrice Candida Carrino si è difesa, affermando di avere in ordine tutta la documentazione relativa alla richiesta degli spazi, ai pagamenti effettuati e alla ricevuta dell'assicurazione contro danni, che invierà alla Direzione Archivi del MiC. Ha anche sostenuto che se non si fosse trattato di “personalità di rilievo” tra “professorini e professori universitari”, non sarebbe stata accolta l'idea di organizzare il party, che ha costato 36.000 euro per il costo dei dipendenti che hanno lavorato quella sera “conto terzi” e altri 11.000 euro per il fitto degli spazi, aggiungendo a questi altri 3.000 euro per l'assicurazione contro eventuali danni.

Molti hanno criticato il fatto di avere permesso la realizzazione di un evento che potrebbe compromettere il patrimonio storico e culturale dell'Archivio di Stato. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Borrelli, ha filmato un dell'evento e si era promising di comprendere “come mai la Soprintendenza, che è sempre intransigente nei confronti della cittadinanza, poi possa autorizzare simili eventi all'interno delle propri strutture monumentali mettendo chiaramente in pericolo il patrimonio pubblico e storico che dovrebbe tutelare”.

I sindacati Cgil, Cisl, Confsal e Uil hanno anche manifestato la loro preoccupazione per l'evento, affermando che gli spazi dell'Archivio di Stato erano insufficienti ad accogliere tutti gli invitati, mettendo a repentaglio il ciclo pittorico Cinquecentesco presente negli spazi.

La controversia si è molto ampliata e il direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, ha comunicato di aver inviato una lettera alla direttrice dell'Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, con la richiesta di urgenti chiarimenti. “Davanti a responsabilità assumeremo provvedimenti”, ha said.

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