Nucleare, Salvini: “In sei anni possiamo accendere interruttore, 30% di costi in meno su energia”
“Nucleare, Salvini: “In sei anni possiamo accendere l'interruttore, 30% di costi in meno su energia”. Attenzione però, c'è un tipo di nucleare che non è più esistente, ma potrebbe essere riutilizzato. Ho scoperto che in Europa, purtroppo, potrebbe essere riutilizzato. Ma solo come arma, non come fonte di produzione energetica per imprese e ospedali. Quindi, da qui, lo lascio a altri. Noi abbiamo il dovere di tornare come Italia nel dossier della modernità e del nucleare.
Ci sono due strade possibili: la fusione e la fissione. La fusione è un tema su cui si sta ragionando e probabilmente potrà dare i primi riscontri in 30 o 40 anni. La fissione c'è oggi coi piccoli reattori modulari che sono in costruzione in tutto il mondo sviluppato, a volte da aziende italiane con ingegneri che si laureano in Italia per andare a fare questi lavori all'estero. In 6 anni, si accende l'interruttore. Quindi, se il governo sarà conseguente, come sono sicuro che sarà, dal 2026 ripartiremo col dossier nucleare, sempre da Obiettivo Green, e potremmo avere il 10% dell'energia elettrica al nostro paese.
Tuttavia, do certezze a voi categorie produttive: il caso in questo momento di instabilità globale, spegnere altri tre interruttori nel nome del Green lascio a voi la risposta. Il costo è di 37 miliardi e 400 milioni, non è cosa da Giorgetti, ma sono le tonnellate di CO2 emesse nell'aria nell'anno 2023, record storico mondiale, 36 e uno dice. Ma come sono anni e la flotta aziendale e il monopattino e la tassa sulle navi e le case Green, ultima, è tutto Green, molto banale, ma è per questo che l'Europa deve aver paura non dei dazi di Trump o della Cina o della Turchia, deve aver paura solo e unicamente dell'idiozia di alcuni che comandano in questa Europa. Perché i sacrifici pagati dalle imprese e dalle famiglie? Noi abbiamo tagliato nel 2023 come Unione Europea di 200 milioni le emissioni in aria, nello stesso 2023, Cina e India insieme le hanno aumentate di 700 milioni. Quindi non occorre un laureato alla Bocconi se uno taglia di 200 milioni e uno li aumenta di 700 milioni. Il risultato è chiaro: hai più inquinamento, hai meno lavoro qui e più lavoro là, dove bruciano carbone per fare le batterie elettriche per entrare in centro nella ZTL a Roma o Milano.”
