nuovo colpo di israele a hezbollah: decapitata l’ala militare. ucciso  ibrahim aqil e altri
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nuovo colpo di israele a hezbollah: decapitata l’ala militare. ucciso ibrahim aqil e altri

NUOVO COLPO DI ISRAELE A HEZBOLLAH! – RAID AEREO SU BEIRUT, UCCISO IL CAPO MILITARE DEL “PARTITO DI DIO” IBRAHIM AQIL, INSIEIME AD ALTRI 10 COMANDANTI – DECAPITATA L'ALA MILITARE DI HEZBOLLAH

Nell'area di al-Jamus, sobborgo di Beirut e quartier generale di Hezbollah, è scoppio l'inferno poco dopo le 4 del pomeriggio, quando in Israele stava per cominciare la festa di Shabbat. Due missili di precisione sparati da un caccia F35 hanno colpito un edificio residenziale, dove il capo militare di Hezbollah, Ibrahim Aqil, e i suoi comandanti si nascondevano in un ambiente ricavato sottoterra. Secondo l'esercito israeliano, i comandanti sono tutti stati uccisi, almeno dieci più Aqil.

I bombardamenti israeliani su Beirut hanno causato una strage, secondo le autorità libanesi, che hanno stilato un bilancio di almeno 12 vittime e circa 70 feriti. Le foto pubblicate in Medio Oriente mostrano le macerie di quel che resta del palazzo, con fumo e polvere ovunque.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha commentato gli ultimi avvenimenti parlando di “nuova fase della guerra”, affermando che la soluzione diplomatica non si vede all'orizzonte e pertanto “Israele si è tolto i guanti con Hezbollah”. Il ministro ha escluso che ci sarà un nuovo vasto fronte al confine nord e che l'arma israeliana non allagherà il conflitto.

Il raid israeliano su Beirut è solo il terzo attacco dell'aeronautica israeliana in Libano dall'inizio della guerra. Nel mese di luglio, l'Idf aveva eliminato il numero 2 e capo di stato maggiore di Hezbollah, Fuad Shukr. A dicembre era stata la volta del vice leader di Hamas, Saleh al-Arouri, che era in quel momento a Beirut.

Il meeting dei vertici militari di Hezbollah per decidere sulle nuove mosse contro Israele non ha avuto esito: un altro duro colpo ai miliziani sciiti che da anni progettano “il 7 ottobre della Galilea”, un piano per occupare il nord dello Stato ebraico, razziare, rapire e uccidere quanti più civili possibile, accusato il portavoce dell'Idf.

La giornata è stata particolarmente difficile anche per le comunità del Golan e dei territori del nord, che fin dalla mattina sono stati bersagliati da almeno 200 razzi lanciati dal Libano. La cittadina di Metulla, al confine, è stata centrata con missili Flak, prodotti in Iran, che hanno colpito la metà delle case della città e distrutto molte tra esse.

Hezbollah ha annunciato di aver preso di mira con razzi Katyusha “il principale quartier generale dell'intelligence” di Gerusalemme nella regione settentrionale in risposta agli attacchi nel sud del Libano, ma non ci sono state conferme. L'Idf ha continuato a rispondere distruggendo lanciatori di missili nel sud del Libano e “strutture terroristiche”.

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha commentato dicendo che “gli obiettivi sono chiari e le azioni parlano da sole”. Gli Stati Uniti si sono detti fuori dalla procedura, affermando di non essere stati informati dell'attacco a Beirut, ma il presidente ha rassicurato che sua amministrazione è lavorando per consentire alle migliaia di sfollati israeliani e agli abitanti del sud del Libano di tornare alle loro abitazioni dopo quasi un anno.

I leader di Hamas e Iran hanno condannato l'attacco a Beirut, minacciando “una risposta distruttiva” da parte del fronte della resistenza. Il comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniano, Hossein Salami, ha scritto una lettera a Nasrallah, minacciando di far pagare il “regime sionista” per “la sua follia israeliana”.

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