Sadide Muslia, una donna di 50 anni di origine macedone, è stata trovata senza vita nella sua casa a Pianello Vallesina. Il suo corpo presentava segni di violenza e lesioni compatibili con essere stata uccisa a botte. La donna non si era presentata al lavoro, allertando i colleghi, che hanno chiamato il 112. I carabinieri hanno trovato il corpo nella camera da letto.
Il marito, Nazif Muslia, 50 anni, è scomparso e si sospetta che sia lui l’autore del crimine. Nazif ha un passato di violenza contro la moglie, con precedenti condanne per maltrattamenti. In passato, aveva inseguito la moglie con un’ascia e continuato a minacciarla e picchiarla. Nel 2023, era stato arrestato e sottoposto a braccialetto elettronico dopo aver sfondato una porta con l’ascio e aver minacciato di uccidere la moglie. Successivamente, era stato mandato in carcere per nuove violazioni.
Sadide aveva raccontato due anni di violenza subita e Nazif era stato condannato e obbligato a frequentare un corso per uomini violenti. Nonostante ciò, Sadide aveva deciso di perdonarlo e di tornare a vivere con lui. Tuttavia, la violenza non si era interrotta. A gennaio 2025, Nazif aveva danneggiato l’auto della moglie con un’ascia, causandole ferite, ma era stato denunciato solo per il fatto.
Ora, la polizia sta cercando Nazif, che è fuggito a bordo di una Smart. La donna è stata trovata massacrata, eNazif è l’unico sospettato. La storia di Sadide Muslia è un’altra tragica vicenda di femminicidio in Italia, dove una donna ha perso la vita a causa della violenza del suo partner.

