OMICIDIO CIRO RAPUANO, LA VERSIONE DELLA MOGLIE

OMICIDIO CIRO RAPUANO, LA VERSIONE DELLA MOGLIE

OMICIDIO CIRO RAPUANO, LA VERSIONE DELLA MOGLIE

L’avvocato penalista Michele Arditi ha analizzato l’omicidio di Ciro Rapuano e ha sollevato diverse domande sulla dinamica dell’evento. Secondo l’avvocato, il racconto della indagata, Lucia Salemme, non è credibile e presenta diverse incongruenze.

In particolare, l’avvocato ha evidenziato che il numero di ferite sul corpo di Ciro Rapuano (circa 50-100 colpi d’arma da taglio) non è compatibile con la versione dei fatti presentata da Lucia Salemme, secondo la quale si sarebbe trattato di un’aggressione improvvisa da parte della vittima. L’avvocato ritiene che sia possibile che l’aggressione sia stata commessa da più di una persona contemporaneamente, data la struttura fisica della vittima.

Inoltre, l’avvocato ha sottolineato l’importanza del fattore economico nella gestione delle risorse familiari e come questo possa essere un elemento scatenante di violenze. Nel caso in questione, la somma di denaro trovata in casa (circa 100.000 euro) potrebbe essere stata un elemento di tensione all’interno della famiglia.

L’avvocato ha anche evidenziato che la difesa di Lucia Salemme, che sostiene di essersi difesa da un’aggressione, non è credibile e che il pubblico ministero dovrà valutare se la difesa sia stata proporzionata all’offesa e se l’offesa era attuale. Inoltre, l’avvocato ha sottolineato che la presenza di altre persone in casa al momento dell’aggressione (la figlia e la nipote) non sembra aver impedito l’aggressione.

Infine, l’avvocato ha espresso l’opinione che la misura cautelare di Lucia Salemme possa essere modificata, considerando che non ci sono elementi che indichino un pericolo di fuga o di reiterazione del reato.


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