Omicidio di Saman Abbas, ergastolo per i genitori e i cugini, 22 anni allo zio: «È stata uccisa da tutta la famiglia». Mai una confessione
Nessuno ha mai confessato l’omicidio, si sono accusati a vicenda, ma per i giudici di appello tutta la famiglia è responsabile di aver ucciso Saman Abbas. Quattro anni dopo la morte della ragazza pachistana di Novellara, ribaltando in buona parte la sentenza di primo grado e accogliendo l’impostazione dell’accusa, la Corte di Bologna ha confermato l’ergastolo per i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, ha inflitto l’ergastolo anche ai due cugini, Noman Ulhak e Ikram Ijaz, che erano stati assolti e scarcerati dopo la prima decisione, e ha alzato a 22 anni la condanna per lo zio Danish Hasnain, che ha fatto trovare il cadavere. Sono state riconosciute anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, escluse dalla sentenza di Reggio Emilia.