Omicidio Giovanna Chinnici, il figlio dell'uomo fermato: “Litigavano per questioni di proprietà”
“Era una mattina come tante altra, quando la vita ha preso un tragico turno per Giovanna Chinnici, una donna semplice e amabile, uccisa per difendere la sua figlia. L'omicidio è stato commesso dal cognato, Giuseppe Caputo, il quale da tempo aveva un contenzioso con la famiglia di Giovanna per questioni economiche e di proprietà.
Il figlio di Giuseppe, durante un'intervista con i giornalisti, ha parlato delle loro lotte e delle tensioni che esistevano tra le due famiglie. Ha affermato che sua moglie e suo padre erano persone discrete che non si immischievano mai negli affari familiari e che spesso vedevano la necessità di stare calmi quando le persone litigano, ma che non arrivavano mai a situazioni così estreme.
L'uomo ha anche rilevato che sua moglie e suo padre avevano presentato diverse denunce per stalking e che ci furono problemi con i parenti, in particolare i suoi zii, che avevano interessi economici in comune. Ha rivelato che la famiglia aveva ricevuto minacce e che i condizionatori nel vicinato facevano congelare la casa, arrivando a dover apportare murature addizionali per mantenere il caldo.
La sorella di Giovanna ha rilasciato una dichiarazione in cui ricorda la sua sorella come una persona mite e amabile, e lamenta che, nonostante l'indignazione e il dolore, gli assassini abbiano pronunciato parole di odio e disprezzo in un momento in cui glielo avevano appena uccisa.
I parenti di Giovanna invocano rispetto per la sua memoria e il loro dolore, chiedendo di essere lasciati in pace per il loro lutto e di essere sicuri che la giustizia sia fatta esperienza in questo caso.”
