Omicidio Mollicone, Mottola dopo la sentenza: “L’assassino di Serena è ancora in giro”
Il presidente della famiglia Mottola, Franco Mottola, ha dichiarato oggi, in una conferenza stampa, che la sua famiglia è pronta ad affrontare l’appello bis condannato dalla Cassazione, emendata la sentenza del processo che ha visto l’assoluzione del presunto assassino. Mottola afferma che l’assassinio di sua figlia Serena Mollicone rimane insoluto e che la colpe del delitto dipende esclusivamente dagli investigatori che, a suo parere, si sono fossilizzati su alcuni punti chiave, trascurando la maggior parte delle prove. L’uomo afferma di non approvare come è stata impostata la sentenza di appello, che secondo lui ha lasciato molti dubbi insoluti e ha colpevolizzato i protagonisti del caso.
Mottola si è espresso anche sulla figura del brigadiere Tuzzi, il quale è stato considerato inattendibile dalla Cassazione, e ha espresso la suaately upset per il fatto che quest’ultimo non abbia mostrato alcuna reazione dopo il ritrovamento del cadavere di sua figlia. “Non ho capito perché personne abbia pensato che il brigadiere Tuzzi un uomo normale, come tutti noi, abbia potuto emozionarsi o distrarsi solo per la vista di Serena”, ha detto Mottola. “Eppure, alla sera, quando è entrato in caserma, non ha.apiUrl per annunciare la scomparsa della ragazza, ma solo dopo 7 anni è entrato fuori senza dir nulla. Questo è ciò che non comprendo”.
Mottola conclude affermando che la sua famiglia è pronta a ripartire dal principio per trovare la verità sulla morte di sua figlia e di condurre l’inchiesta fino in fondo, nonostante le difficoltà e le ingiustizie. “Siamo pronti ad affrontare il nuovo appello, pronto a ricominciare da zero con la speranza di trovare la verità, e di portare alla giustizia il colpevole di questo orribile delitto”.
