OMICIDIO PASOLINI, 50 ANNI DI MISTERI
La discussione verte sulla morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 2 novembre 1975, e sulle numerose teorie e misteri che ancora circondano questo evento. Gli ospiti, tra cui avvocati, criminologi, psicologi e giornalisti, analizzano vari aspetti del caso, dalle indagini alla scena del crimine, dalle testimonianze di Pelosi e altri testimoni alla possibile presenza di altri soggetti coinvolti.
Stefano Maccioni, avvocato, sottolinea l'importanza di riaprire le indagini e di esaminare nuovamente le prove, in particolare le tracce di DNA trovate sulla scena del crimine. Ritiene che Pelosi non abbia agito da solo e che ci siano stati altri coinvolti nell'omicidio.
Gino Saladini, criminologo e medico legale, descrive la scena del crimine e le lesioni riportate da Pasolini, sostenendo che l'ipotesi che Pelosi abbia agito da solo è inaccettabile. Ritiene che l'omicidio sia stato commesso da più persone con estrema violenza.
Andrea Velardi, filosofo e psicologo, analizza la figura di Pasolini e il contesto in cui è avvenuto l'omicidio. Sottolinea l'importanza di capire chi era con Pasolini la sera dell'omicidio e se Pelosi fosse realmente la persona con cui Pasolini aveva cenato.
Laura Volpini, psicologa giuridica e criminologa, ritiene che l'omicidio di Pasolini sia un mistero difficile da chiarire e che la figura di Pelosi sia particolare. Sostiene che Pelosi aveva bisogno di un riscatto sociale e che le sue dichiarazioni possono essere state influenzate da questo bisogno.
Lorenzo Brancati, giornalista, descrive il quartiere del Pigneto, dove Pasolini aveva vissuto e lavorato, e come esso sia cambiato radicalmente negli anni. Sottolinea l'importanza di ricordare Pasolini e la sua opera in questo quartiere.
Mauro, conduttore del programma, sottolinea l'importanza di affrontare il caso Pasolini dal punto di vista criminalistico e di capire come l'omicidio sia stato possibile. Ritiene che Pasolini sia stato messo in trappola già a Roma e che l'agguato sia partito da lì.
Lucia Visca, giornalista, sottolinea l'importanza di basarsi sui fatti e sulle carte processuali per capire cosa sia realmente accaduto. Ritiene che Pasolini sia stato ucciso da Pino Pelosi in concorso con ignoti e che le sentenze lo confermino.
Armando Palmegiani, criminologo, sottolinea l'importanza di analizzare la scena del crimine e di capire come si sono svolti i fatti. Ritiene che la ricostruzione della scena del crimine sia fondamentale per capire cosa sia realmente accaduto.
In generale, gli ospiti concordano sull'importanza di riaprire le indagini e di esaminare nuovamente le prove per capire cosa sia realmente accaduto la sera dell'omicidio di Pasolini. Sottolineano anche l'importanza di ricordare Pasolini e la sua opera, e di capire come l'omicidio sia stato possibile in un contesto di violenza e di omertà.

