Omicidio Rapuano, cosa si nasconde dietro il suo omicidio?
L'avvocato penalista Michele Arditi Di Castelvetere fornisce il suo commento sul caso dell'omicidio di Ciro Rapuano, avvenuto a Napoli, in cui la vittima è stata uccisa con numerose coltellate dalla moglie, Lucia Salemme, che afferma di aver agito per legittima difesa. L'analisi si concentra sulle dinamiche complesse del delitto, sulle incongruenze nelle versioni dei fatti e sul ruolo delle figlie nella vicenda, che è segnata da conflitti familiari e tensionieconomiche.
Queste dinamiche potrebbero avere un impatto significativo sulle indagini e sulle decisioni della procura. In particolare, l'attenzione si focalizza sulle figlie, che in qualche modo sono protagoniste della storia. La figlia più giovane, che conviveva con i genitori, sembra essere una ragazza del “disagio urbano” sia per il look sia per le abitudini, come ad esempio l'acquisto di beni di lusso, come borse firmate.
Emergono anche conflitti tra le due sorelle: una convivente con i genitori, che sembrava approfittare dei benefici economici derivanti da una somma di denaro trovata in parte negli studi bancari e in parte nascosta in una scatola di scarpe nell'appartamento; l'altra sorella, che vive con il marito altrove, si è costituita parte offesa, chiedendo di partecipare attivamente alle indagini, pur avendo solo un potere di compulsione nei confronti del pubblico ministero.
Tale situazione è indice del grave conflitto presente all'interno della famiglia, elemento che gli investigatori dovranno prendere in considerazione per valutare la posizione della signora Salemme.
