Omicidio Sara Centelleghe, il dolore della zia: “Perché ha ucciso la nostra bambina?”
La voce di zia di Sara Centelleghe, 18enne uccisa nella notte tra il 25 e il 26 novembre nella sua casa a Costa Volpino, in provincia di Bergamo. La donna parla del dolore dei parenti, descritti come “una ragazza solare e sempre contenta”, con tanti progetti e affetti.
Sara era una persona super solare, sempre contenta, con un'ampio elenco di progetti e desideri per il futuro. Era contenta per la patente, l'ultima anno di scuola, il nono avrebbe fatto 19 anni, lei era piena di progetti, piena di vita, non se la meritava. Era una brava ragazza con voglia di studiare, di crescere, di essere una brava persona.
Zia di Sara racconta che la nipote metteva sempre la scuola al primo posto, soprattutto la sua mamma, con cui divideva il tempo più libero prendendosi cura della mamma, portandola a scuola e facendola aspettare solo 10 minuti più del necessario per passare più tempo insieme. Era molto legata alla famiglia e tidaria di fare piacere a quelli che amava, come quando la zia aveva partorito la nipote, 3 anni fa, e Sara era stata sempre accanto a lei, cambiandole il pannolino, tenendola in braccio e facendola giocare.
La zia di Sara ricorda come Sara portava il costume da bagno regalato dai parenti per andare in spiaggia, e come la domenica mattina, la nipote si vestiva con sua nonna e si giocava con lei. La zia racconta di come Sara era a letto, tutta la settimana, a prepararsi per la verifica del lunedì e di come non si aspettava niente, come se niente di strano fosse accaduto.
La zia rivela il dolore dei parenti, dicendo che non riescono a capire e spiegare il motivo dell'assassinio di Sara. La nonna dice: “Perché hanno ucciso la nostra bambina? Non lo so, non so”. La zia conclude che il suo dolore è più grande di fronte alla morte di Sara, ma non riesce a comprendere il perché di quell'orrendo crimine.