OnlyFans, modello milionario a 21 anni: “Sono solo e pornodipendente”
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OnlyFans, modello milionario a 21 anni: “Sono solo e pornodipendente”

L'invisibile patina del successo: il caso di CJ Clark, un modello plurimiliionario su

CJ Clark, il 21enne modello su con più di 10.000 follower, potrebbe sembrare il perfetto esempio di uomo felice e amato dalla sorte. Ma, in realtà, la sua realtà quotidiana è tutt'altro che rispecchiata dalla sua notorietà. In un'intervista a GQ, Clark ha confessato di sentirsi estremamente solo nonostante il suo successo economico.

La vita di Clark sembra essere lussuosa e piena di agi, con una casa a San Diego e diverse auto sportive. Tuttavia, il suo quotidiano è ben diverso da ciò che i fan immaginano. “Sono passato dal sentirmi come se non avessi mai ricevuto alcuna attenzione nella mia vita a 10.000 persone che mi vedevano essere me stesso”, ha raccontato Clark.

La sua vita sentimentale è praticamente inesistente, con una sola relazione seria a distanza e grande difficoltà a interagire con le persone nel mondo reale. Per questo, trascorre le giornate tra palestra, film in solitaria e chat con gli abbonati di OnlyFans. È un'Itinerario molto isolante e isolato.

Ma la vera realtà di Clark va oltre la sua immagine di successo. Ha rivelato di soffrire di dislessia, ADHD e sindrome di Asperger, e di aver subito bullismo da bambino. Inoltre, ha confessato di essere pornodipendente sin dall'età di 12 anni. “La pornografia era la mia prima fonte di piacere”, ha spiegato. “Era la mia modo di sfogare la mia frustrazione e la mia emozione”.

La sua carriera su OnlyFans ha iniziato poco dopo i 18 anni, quando ha guadagnato 5.000 dollari in sole 24 ore. Tuttavia, il successo non lo ha reso immune dalle difficoltà psicologiche. L'anno scorso, Clark ha avuto un crollo psicotico innescato dal film d'animazione Waking Life di Richard Linklater e è ora in terapia.

I dati della salute mentale in Italia sono allarmanti: due terzi dei giovani si trovano ad affrontare problemi di dipendenza dal porno. Gli esperti credono che ciò sia collegato a stress, salute mentale fragile, lockdown dovuti al e uso eccessivo degli smartphone.

La situazione di Clark è emblematica di un problema più ampio: la disconnessione tra la rete e la realtà. Mentre ciò che ci circonda può sembrare perfetto e felice, la nostra vita reale può essere devastata da ansie, solitudine e dipendenze. È importante riconoscere la vera realtà di CJ Clark e dei tanti giovani come lui, che pur avendo raggiunto un successo finanziario, vivono una vita di solitudine e lontananza.

In sintesi, il caso di CJ Clark ci racconta di un uomo che, nonostante il successo, non è felice. La sua storia è un ammonimento su come la notorietà non sia una garanzia di felicità e di salute mentale. È importante riconoscere i segni dei problemi e cercare aiuto, soprattutto nella società dei social media in cui la simulazione della realtà è facile e frequente.

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