L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha recentemente denunciato le violenze commesse da Israele contro la popolazione civile a Gaza, affermando che circa il 70% delle persone uccise negli ultimi sei mesi erano bambini e donne. Il rapporto dell'ONU, reso noto a Ginevra, descrive una “violenza sistematica dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, tra cui distinzione e proporzionalità”.
Il rapporto, che copre il periodo dal 1º novembre 2023 al 30 aprile 2024, accusa Israele di aver commesso gravi violazioni del diritto internazionale, compresi crimini di guerra e potenzialmente genocidio. Le uccisioni di civili e le violazioni del diritto internazionale esaminate potrebbero costituire crimini di guerra, se commesse come parte di un attacco diffuso o sistematico diretto contro una popolazione civile.
Inoltre, se commesse con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, queste violazioni potrebbero costituire genocidio. Il rapporto afferma che è necessario fare giustizia per le gravi violazioni del diritto internazionale commesse e che è importante proteggere i diritti umani dei civili in Gaza.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, noto come “Bibi”, ha reagito alle accuse dell'ONU affermando che non si preoccuperà delle risoluzioni dell'organizzazione, che non hanno alcun effetto reale. Tuttavia, il rapporto dell'ONU è stato condannato da molte organizzazioni umanitarie e diritti umani, che hanno chiesto giustizia per le vittime civili.
La situazione a Gaza è estremamente difficile, con la popolazione civile che soffre di carenze di cibo, acqua e energia elettrica. Le condizioni di vita sono aggravate dalle violenze militari e dalle restrizioni economiche imposte dal governo israeliano.
Il rapporto dell'ONU è stato condotto da un team di esperti che hanno analizzato le condizioni a Gaza e le violazioni del diritto internazionale commesse. Il rapporto afferma che le violenze militari hanno causato “una grave crisi umanitaria” a Gaza e che è necessario un intervento immediato per proteggere i diritti umani dei civili.
In conclusione, il rapporto dell'ONU denuncia le violenze commesse da Israele contro la popolazione civile a Gaza e accusa l'organizzazione di aver commesso gravi violazioni del diritto internazionale. Il premier Netanyahu ha reagito alle accuse affermando che non si preoccuperà delle risoluzioni dell'ONU, ma il rapporto è stato condannato da molte organizzazioni umanitarie e diritti umani, che hanno chiesto giustizia per le vittime civili.