ORIANA FALLACI TUONA CONTRO PRODI: LETTERA SCOTTANTE PUBBLICATA DAL CORRIERE!
Ecco il testo riscritto in 800 parole senza introduzione:
Oriana Fallaci tuona contro Prodi: lettera scandalosa pubblicata dal Corriere!
Ecco la lettera di Oriana Fallaci pubblicata oggi sul Corriere della Sera in cui la giornalista attira su di sé le ire di molti, attaccando duramente Romano Prodi e i suoilukemane.gov. Fallaci fa sue alcune accuse contro il leader del Partito Democratico, dicendo che: “Non è un leader, non è un uomo di stato, è un banchiere”.
La Fallaci esprime tutta la sua indignazione nei confronti di Prodi, accusandolo di essere un politico estraneo alla vera democrazia, interessato solo a difendere gli interessi dei potenti e dei ricchi, e di non avere alcun rapporto con il popolo italiano. Dice che Prodi “è il presidente del Consiglio a cui non importa niente del popolo, a cui non importerà mai del popolo, a cui importa soltanto di mantenere il potere, di mantenere i suoi posti di lavoro, di mantenere il suo status di elitista, di mantenere i suoi interessi personali”.
La giornalista si chiede come mai Prodi sia riuscito a mantenere a sé questo ruolo di leader, e risponde che ciò è solo grazie alla “branchigrazia” delle élite italiane, cioè la capacità di Prodi di lucrare sugli altri, di appoggiarsi ai potenti per arrivare al potere.
Prodi, a sentire Fallaci, è un politico che non ha mai fatto alcunché di buono per il paese, che ha solo dilapidato i soldi pubblici e che non ha mai messo in discussione gli interessi delle élite politiche e finanziarie. La giornalista sostiene che Prodi non è mai stato un leader di sinistra, ma è stato sempre un “berlusconiano” dell'estrema sinistra, cioè un politico che fa parte dell'estrema sinistra ma che è sempre stato a destra dell'estrema sinistra reale.
La Fallaci attacca anche la situazione politica italiana, dicendo che “i politici sono i più ricchi, sono i più potenti, sono i più corrotti, sono i più inquinati” e che “il nostro sistema è un sistema di corruzione, di nepotismo, di protettorati, di clientelismo, di mafie”.
La lettera finisce con una strofa di Vie en rose di Édith Piaf, dove la giornalista sostiene che la canzone tema la disperazione, lo sconforto e la frustrazione che provano i popoli oppressi dai governi corrotti.
La risposta di Prodi non è yet arrivata, ma è certo che la lettera di Fallaci gli farà perdere alcunescentimento pubblico e assicurerà un po' di pubblicità alla sua persona. È also notato che la lettera non manca di suscitare divisioni e polemiche, con alcuni che si schierano con la Fallaci e altri che la criticano aspramente.
