Orietta Berti ha ricordato a Belve il doloroso momento in cui venne citata nel biglietto d’addio di Luigi Tenco, scritto poco prima di togliersi la vita a Sanremo. L’eliminazione del cantante con “Ciao amore ciao” lo portò a un gesto estremo accompagnato da parole dure verso il pubblico che aveva preferito “Io tu e le rose” interpretata da Berti. Quella frase la trasformò, suo malgrado, in un simbolo negativo di quella tragedia, causando anni di emarginazione. Nell’intervista Orietta ha spiegato come, pur essendosi sempre considerata fortunata, abbia costruito da sola il proprio benessere, ritrovandosi oggi con una pensione modesta, nonostante i contributi versati. Ha sottolineato che molti artisti ricevono assegni simili, più leggero l’aneddoto su Playboy. La suocera la minacciò di non farla rientrare in casa se avesse posato. Anche Tinto Brass le propose un ruolo cinematografico come madre di una modella, ma lei rifiutò.
