ORRORE IN GIARDINO: BIMBA DI 6 ANN SOFFOCATA DAI GENITORI ADOTTIVI. ARRESTATI
Il grave episodio di omicidio di una bambina di 6 anni, Kennedy, adottata da una coppia americana, Joseph Shane Schoer, 53 anni, e Cristina Elisabeth Schoer, 50 anni, è venuto alla luce grazie a una segnalazione anonima ricevuta dalle autorità in settembre 2024. La notizia di questo tragico evento ha scosso l'opinione pubblica, portando a molte domande e accuse sulla coppia accusata di più reati, tra cui omicidio, rapimento, abuso su minore, torture, falsificazione di prova e vilipendio di cadavere.
Gli agenti nascevano iniziavano a indagare sulla coppia, che viveva a Rosa Hill, in Kansas, proprio quando un anonimo chiamò la polizia per segnalare resti umani sepolti nel giardino. Questo rinvenimento, apparentemente insignificante, si sarebbe rivelato devastante per la famiglia e per la comunità locale. In seguito alla segnalazione, il giorno successivo, il 21 settembre 2024, gli agenti ottennero un mandato di perquisizione e iniziarono a eseguire alcune indagini nel giardino. Grazie all'aiuto di cani molecolari e alla loro ipervigilanza, i poliziotti individuarono un sacco di spazzatura interrato, contenente resti decomposti. Le analisi del DNA condotte successivamente confermarono che i resti appartenenti alla bambina Kennedy, di questo nome di nascita.
Otto mesi dopo l'aggravante scoperta, la procedura autopsica effettuata in novembre 2024 ha stabilito che la probabile causa della morte era soffocamento, che avvenne proprio quando Kennedy aveva 6 anni, nel 2020. Gli inquirenti hanno classificato il decesso come omicidio. La coppia accusata è rimasta in carcere, accusata di più reati, tra cui omicidio, rapimento, abuso su minore, torture, falsificazione di prova e vilipendio di cadavere.
La storia di Kennedy è stata raccontata in modo appassionato dai media, suscitando numerose reazioni e interrogativi sulla coppia accusata. Come potrebbe una famiglia normale, legalmente abile, permettere che accadano una cosa simile? Sono emerse anche accuse di abusi e torture sulla bambina, ma non esistono prove concrete di ciò. La tragedia di Kennedy è un esempio evidente del fatto che non esiste uno spazio sicuro, nemmeno per i più piccoli, e che la vita è fragile e precaria, come nel caso di questa bambina di 6 anni che non ebbe la vita che le spettava.
