Ostia, attentato dinamitardo per un conto non pagato: arrestato 37enne romano
Un trentasettenne romano è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l'accusa di essere il mandante e l'esecutore materiale di un attentato dinamitardo avvenuto a Ostia, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia. L'uomo è indagato per minacce aggravate e detenzione illegale di materiale esplosivo. Il primo episodio risale all'8 luglio 2025, quando una forte deflagrazione ha colpito un noto ristorante all'incrocio tra via dei Pescatori e via di Castel Fusano, a seguito del lancio di una molotov. Nei giorni precedenti, lo stesso ordigno era stato lanciato sotto un'auto parcheggiata davanti al locale. Sul posto erano intervenuti gli agenti del X Distretto Lido e della Squadra Mobile di Roma, rinvenendo uno stoppino ancora acceso e residui di una bottiglia di plastica con odore di benzina. Le indagini hanno evidenziato che il movente dell'attacco sarebbe legato a dissidi con i gestori del ristorante, nati dopo una cena a maggio durante la quale l'indagato si era congedato senza pagare il conto, successivamente riscosso dal padre dell'uomo. Nei mesi successivi, la Polizia ha raccolto elementi indiziari anche in merito a un incendio doloso avvenuto il 17 settembre 2025 a Ostia, ai danni di un'autovettura, confermando un modus operandi coerente con il primo episodio. Questa mattina, l'arresto è stato eseguito nell'ambito di un'ampia operazione sul litorale ostiense, con oltre 100 agenti della Squadra Mobile, X Distretto Lido, Reparto Prevenzione Crimine e unità cinofile, supportati da Reparto Volo e droni. Sono state eseguite numerose perquisizioni mirate anche a soggetti legati alla criminalità locale e allo spaccio di droga. Si precisa che le evidenze si riferiscono alla fase delle indagini preliminari e che all'indagato vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
