OTTAVIA PIANA, FRATTURA FACCIALE E TRAUMI A VERTEBRE E COSTOLE: “È MOLTO SPAVENTATA”
Ottavia Piana, la speleologa italiana, è stata intrappolata oltre 500 metri di profondità nella Grotta Bueno Fonten, nella provincia di Bergamo. La sua situazione è estremamente critica: ha riportato almeno quattro fratture, tra le quali una facciale, vertebre, costole, ginocchia e altre lesioni. La speleologa è molto provata e spaventata, affermando di non voler più tornare in grotta. Il dottor Bregani, uno dei primi soccorritori, ha dichiarato che Ottavia è disidratata e viene alimentata con flebo, ma il suo stato emotivo è fragile e demoralizzato. Il trasporto orizzontale è reso complicato dalla conformazione della grotta, ma i soccorritori sono cautamente ottimisti.
Le lesioni di Ottavia potrebbero aggravarsi nel tempo, ma i soccorritori la stanno monitorando costantemente. Il medico ha precisato che questo non è la prima volta che Ottavia si è trovata in una situazione simile. Nell'agosto 2023, infatti, era stata vittima di un incidente simile nella stessa grotta, a pochi metri di distanza. In quel caso, erano stati necessari 60 uomini e 40 ore per salvarla.
Ottavia Piana è stata definita “una speleologa molto intraprendente e aperta ai rischi” dal dottor Bregani. Tuttavia, la sua vicenda attuale è stata caratterizzata da una serie di errori che hanno portato alla sua situazione critica. La speleologa, infatti, ha ammesso di aver commesso alcuni errori durante l'escursione, come ad esempio non aver eseguito le procedure di sicurezza previste.
I soccorritori stanno lavorando costantemente per cercare di liberare Ottavia, ma il loro lavoro è reso complicato dalla conformazione della grotta e dalle condizioni della speleologa. Il medico ha precisato che il trasporto orizzontale è molto complesso e richiede molta attenzione per evitare ulteriori danni alla speleologa.
Nonostante le difficoltà, i soccorritori sono cautamente ottimisti sulla possibilità di salvare Ottavia. Il dottor Bregani ha affermato che la speleologa è “molto collaborativa e vogliosa di aiutare i soccorritori”, ma il tempo per liberarla resterà incerto e potrebbe essere lungo.