Padova, oltre 2mila persone ai funerali di Chiara Jaconis, morta a Napoli, colpita da una statuetta
Roberta Jaconis, sorella di Chiara, la 30enne turista che ha perduto la vita a Napoli dopo essere stata colpita da una statuetta ai Quartieri Spagnoli, ha ricordato la sorella defunta dall'altare della basilica di Padova, durante il funerale. Roberta ha letto un testo commovente, una versione della poesia “Testamento Indiano” o “Preghiera degli Indiani d'America”, scritta da Matilde Moro.
La poesia era un messaggio di comfort e di amore per i familiari e amici di Chiara. Roberta ha chiesto di non piangere, ma di esser grati per i bei momenti passati insieme e di soffrire solo per breve tempo, lasciando che i ricordi allevino il dolore.
Ha ringraziato la famiglia per l'amore dimostrato e ha detto che ora è il momento di “viaggiare da soli”, soffrendo per una breve stagione, prima di lasciare il piano terrestre. Roberta ha anche espresso speranza che la tragedia che si è verificata a Napoli possa essere un monito per tutti, affinché si tenga conto di ogni vita umana e si lavori per impedire che un evento del genere si ripeta.
Nel testo, Roberta ha assicurato la sua presenza spirituale all'interno della famiglia, dicendo che ci sarà sempre con loro e che potranno sempre chiamarla per avere conforto. La poesia si chiude con un messaggio di speranza e di amore, in cui Chiara si presenta come “lo scintillante dei campi di grano, le docci piogge autunnali, la stella che brilla nella notte” e assicura che sarà sempre lì, anche se non visibile, per raccogliere gli spiriti dei suoi amati.
La lettura di Roberta ha fatto piangere e ammirare la folla presente alla cerimonia, che ha espresso tutto il proprio cordoglio per la perdita improvvisa e tragica della giovane turista napoletana.
