Gwyneth Paltrow, dopo un periodo di assenza dalle scene, torna a recitare nel film Marty Supreme accanto a Timothèe Chalamet. L’attrice, anche vicina di casa di Harry e Meghan, ha parlato in un’intervista a Vanity Fair: “L’ho incontrata, mi è sembrata davvero adorabile, ma non la conosco. Magari un giorno proverò a superare la sicurezza e a portarle una torta”.
Tornando al cinema, il copione le è stato consegnato da suo fratello Jake e ha deciso di accettare questa sfida dopo le ultime apparizioni nei film Marvel. Nella pellicola, Timothèe Chalamet interpreta un abile giocatore d’azzardo, di cui lei è l’amante. Ciò ha significato che tra di loro ci sono state parecchie scene intime. Ad aiutarli sul set c’era un “coordinatore di intimità”, come ha spiegato lei stessa: “Esiste una figura chiamata coordinatore di intimità, di cui ignoravo persino l’esistenza e quando mi ha chiesto se fossi a mio agio con un particolare movimento, le ho risposto: ‘Tesoro, io vengo da un’epoca in cui ci si spogliava, ci s’infilava nel letto e partiva la telecamera’. Non so come sia per chi inizia oggi, ma se qualcuno mi dicesse ‘Okay, ora lui metterà la mano qui’, come artista mi sentirei molto limitata. Così ci siamo detti ‘Siamo a nostro agio, puoi fare pure un passo indietro'”.
L’attrice ha anche parlato del Movimento MeToo, di cui ha contribuito a studiare le avances subite da Harvey Weinstein quando aveva 22 anni. E i passi in avanti ci sono stati. Ha sostenuto che è davvero cambiato qualcosa rispetto ai tempi in cui si è avvicinata al mondo del cinema: “Da quel che mi risulta, non si organizzano più incontri nelle camere d’albergo o, se ci sono, avvengono sempre in presenza di più persone. Quella bolla è definivamente scoppiata. Sono sicura che a Hollywood ci siano ancora persone che continuano ad abusare del proprio potere, perché succede ovunque, ma le cose sono certamente cambiate”.