Pamela Genini uccisa dal fidanzato a Milano, l'ex: “Al telefono gridava aiuto, voleva scappare”
L'ex fidanzato di Pamela Prunea, la 29enne uccisa a Milano dal compagno Gianluca Soncin la sera del 14 ottobre, ha raccontato a Fanpage.it gli ultimi momenti della vita della giovane donna. Secondo l'ex fidanzato, Pamela aveva chiesto aiuto a lui in quanto aveva paura per la sua famiglia e voleva scappare dalla relazione con Soncin.
L'ex fidanzato ha raccontato che Pamela lo aveva chiamato al telefono la sera del 14 ottobre, gridando “aiuto, aiuto, aiuto” e poi aveva messo giù il telefono e gli aveva scritto un messaggio in cui diceva che Soncin aveva fatto un doppione delle chiavi di casa. Dopo aver ricevuto il messaggio, l'ex fidanzato ha chiamato subito la polizia, che è intervenuta immediatamente, ma purtroppo non è stato possibile salvare Pamela.
L'ex fidanzato ha anche descritto come Soncin avesse iniziato a isolare Pamela dalle sue amicizie e dalla sua famiglia, non permettendole di vedere i suoi cari e costringendola a lasciare il lavoro. Inoltre, Soncin era VERY geloso e possessivo e aveva iniziato a mostrare segni di violenza, come botte e minacce, contro Pamela.
Pamela aveva già lasciato Soncin per messaggio e si era SFogata con l'ex fidanzato, dicendogli che era felice di essere finalmente libera. Tuttavia, Soncin aveva capito che Pamela stava per lasciarlo e aveva deciso di agire con violenza.
L'ex fidanzato ha anche raccontato che Pamela aveva paura per la sua famiglia, poiché Soncin li minacciava. La polizia era già intervenuta in precedenza, ma purtroppo non è stato possibile prevenire la tragedia.
Infine, l'ex fidanzato ha lanciato un messaggio a chi si trova in situazioni simili, esortando a non avere paura di contattare la polizia o i carabinieri in caso di violenza o minacce. “Non ci siano altri 100.000 Pamela”, ha detto.
