Paolo Benvegnù e quella naturale propensione alla poesia
Il primo ricordo che ho di Paolo Benvegnù risale alla fine degli anni '90. All'epoca suonava con gli Scisma, che erano sulla cresta dell'onda, e andavo a intervistarli per la seconda o terza volta – a quei tempi, quando non c'erano centinaia di pubblicazioni ogni mese, ogni pretesto era buono per scambiare due parole con i protagonisti della scena musicale. La mia sorpresa, rivedendo la band, fu l'accoglienza di Paolo: mi abbracciò come se ci conoscessimo da una vita, con calore e genuinità sincera, e il suo atteggiamento fu tanto più sorprendente quanto fosse comune, in quel periodo, confrontarsi con persone che al primo accenno di successo ti guardavano con sussiego, infastidite dal dover dar retta a un giornalista rompiscatole. Da quell'episodio avrei già dovuto…