Paolo Conticini: “L’indipedenza? L’ho raggiunta solo poco tempo fa”
in , ,

Paolo Conticini: “L’indipedenza? L’ho raggiunta solo poco tempo fa”

Il tema della consapevolezza delle proprie capacità e della soddisfazione del proprio lavoro è stato affrontato da Paolo Conticini in un’intervista con Vanity Fair. L’attore si è espresso dicendo di essere fiero del percorso professionale seguito e di non pentirsene per non aver scelto altre strade.

Ha raccontato di come già da bambino avesse avuto la sua ricerca di novità e il desiderio di indipendenza, che gli sembrava arrivare tardi nella sua carriera. Conticini ha affermato di avere raggiunto i propri obiettivi solo recentemente, anche se sta per compiere 56 anni.

Il motivo dell’incertezza risiede nel suo lavoro da attore, che è estremamente volatile. Ogni giorno può rappresentare un successo o un insuccesso, pertanto è fondamentale mantenere alta la guardia per non perdere l’impulso creativo. Nonostante gli alti e bassi del mestiere, Conticini si è affermato come attore e ha sviluppato una forte personalità.

I ricordi dell’infanzia gli sono molto importanti. Aveva una sua peculiarità fin da piccolo, ossia il desiderio di mostrarsi. Teneva il suo bar in paese come soggetto delle sue azioni e si esibiva salendo sulla sua bicicletta sopra una tavoletta di legno per saltare dal bar al mattone. “Tutti mi guardavano e io mi sentivo bene”, ha confessato.

Oltre a sognare di essere visto, Conticini aveva anche il desiderio di essere invisibile, soprattutto quando era obbligato a essere presente in pubblico. Ciò gli causava fatica ma, al contempo, si sentiva compiacemente quando gli era riconosciuto il suo lavoro.

A 56 anni, Conticini è ormai legato a Giada per oltre trent’anni, ma loro non hanno mai avuto figli. Risponde facilmente a questa domanda, “Non ho sentito un senso di mancanza. Credo che i figli, se dovessero arrivare, sarebbero stati una cosa naturale. Ma non è stato così”. Però, l’attore confessa che la solitudine lo “spaventa da morire” e diventa ancora più spaventoso con gli anni.

Nel finale della sua intervista, Conticini si espone sulla necessità di poter condividere le emozioni con gli altri. La mancanza di un rapporto parentale gli costa, eppure è contento di quello che ha fatto e continua a fare. Questo articolo offre una fugace visione della vita dell’attore e della sua filosofia del mestiere. È un messaggio importante di consapevolezza, di gratitudine e di felicità, nonostante le avversità della vita.

I problemi relativi alla volatilità del lavoro non gli hanno mai impedito di essere sempre alla ricerca di nuove cose. Ciò è ciò che lo definisce come persona e come artista. Ciò che sembra più difficile per lui è la solitudine e non poter condividere i propri pensieri e sentimenti con gli altri. La soddisfazione del proprio lavoro gli è assicurata, ma questo non lo guarisce dalla sensazione di incompletezza che accompagna la solitudine.

Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0