Paolo Liguori e la lettera d’addio di Moroni: “Dal caso Del Turco al caso Toti ne è stata fatta di strada, ma all’indietro”
«Ricordo perfettamente quel suicidio – afferma Paolo Liguori -, al tempo ero direttore de Il Giorno. L’ho vissuto di persona e lo considero come uno dei momenti drammaticamente più significativi di Mani Pulite. Il giorno dopo volli titolare “Mani pulite, vite spezzate”, un titolo che mi venne poi rinfacciato dai magistrati del pool. L’altro titolo che feci uscire, e che loro proprio non sopportarono, fu “giustizia ad orologeria”. Mi cercarono, mi convocarono. Ma tornando al povero Sergio Moroni, era vero socialista, persona seria per bene che fu accusata in maniera vergognosa ignominiosa. E lui decise che non avrebbe assolutamente potuto tollerare di perdere così la sua onorabilità. Ma non lo fece in silenzio, bensì inviando una lettera al Parlamento, perché riteneva…