Papa Francesco a sorpresa in piazza San Pietro tra i malati e con l'ossigeno: “Buona domenica a tutt
Il pensiero di Papa Francesco si è manifestato in piazza San Pietro oggi, inaspettatamente, nel giorno del Giubileo dei malati. La meraviglia era palpabile fra la folla radunata, quando il Pontefice è apparso sulla scena, su una sedia a rotelle, con i naselli per l'ossigeno al naso e assistito da un infermiere. In quel momento, la presenza di Bergoglio diventò la manifestazione tangibile delle parole che pure aveva detto poco prima nel suo messaggio per l'Angelus: “Non releghiamo chi è fragile lontano dalla nostra vita”.
“Buona domenica a tutti, grazie tante” ha affermato Bergoglio, con una semplicità e umiltà che si adatta alla sua figura, lasciando il suoi fedeli ottusi ma contenti. In quel momento, la piazza è stata pervasa da una sensazione di pace e di luce, come se la stessa Carità avesse attraversato la folla. Il Papa, con quell'apparizione inaspettata, ha dimostrato la sua attenzione verso i bisognosi e ha ricordato alla Chiesa la sua missione di accoglienza e di aiuto ai deboli.
I presenti hanno sentito in quel momento la vera importanza dell'amore e della compassione, espressa da una voce calma e fissa, che si è manifestata succintamente nel suo saluto. Ciò ha scatenato una reazione spontanea e spontanea di fedeltà e gratitudine, che si è espresso attraverso un'onda di applausi e di battimani. In quel momento, la semplice presenza di un Papa fragile, ma forte nel suo spirito, ha dimostrato come l'uomo debba essere accogliere e bisognosi della Chiesa.
In questo giorno del Giubileo dei malati, l'arrivo di Papa Francesco in piazza San Pietro è stato un reminder per tutti di quanto l'amore e la compassione siano la cifra dell'identità cristiana. È stato un momento di grazia, in cui la fatica e la sofferenza non hanno cancellato il sorriso e la speranza. In quel momento, la piazza è stata piena di sgomento e di riconoscimento del Papa, che ha dimostrato come la vera forza dell'uomo non sia nella sua resistenza alla sofferenza, ma nel suo più profondo spirito.
