Papa Francesco alimenta il risentimento antisemita e dimentica gli insegnamenti conciliari
L'atteggiamento antisemita di Papa Francesco va oltre la contravvenzione al criterio conciliare di ripudio dell'incolpazione collettiva del popolo ebraico. Quelle poche righe vaticane – che, pur ambiguamente, facevano salvi gli ebrei in quanto tali dall'accusa di deicidio, senza tuttavia rinunciare alla denuncia dell'ebraicità delle “autorità” e dei “seguaci” che si sarebbero adoperati per la morte di Cristo – avevano almeno il pregio di urtare un sentimento diffuso e ormai genetizzato in diciannove secoli di pregiudizio. Perché questa era la situazione: mentre si compilavano i documenti del Vaticano II, nelle scuole della Repubblica democratica fondata sull'antifascismo i bambini ebrei ascoltavano i coretti dei compagni, incensurati dalla maestra, che appunto…