Papà suicida, la figlia e il fidanzatino in lacrime in aula: «Siamo pentiti». Le minacce per i soldi e la lettera prima di impiccarsi
Una vicenda drammatica, finita con un suicidio. Un uomo di 48 anni, G.M., vedovo con tre figli, a marzo dell'anno scorso si è tolto la vita a Palermo dopo che la figlia quindicenne lo aveva minacciato, insieme al fidanzatino, per ottenere soldi: un clima di terrore in casa, con la ragazzina che avrebbe perseguitato il papà per mesi. L'uomo aveva raccontato tutto in una lettera, prima di ammazzarsi. All'udienza del processo, carica di tensione e interrotta più volte, la giovane e il fidanzato di due anni più grande – accusati di estorsione e di averlo istigato al suicidio – si sono detti pentiti e sono scoppiati in lacrime. La storia è accaduta a Villaggio santa Rosalia, un quartiere popolare di Palermo. Gli screzi erano iniziati quando la vittima ha tentato di…