Paragon, Don Mattia Ferrari: “Provarono a entrare in casa mia, poi l'avviso di Meta””
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Paragon, Don Mattia Ferrari: “Provarono a entrare in casa mia, poi l'avviso di Meta””

Paragon, Don Mattia Ferrari: “Provarono a entrare in casa mia, poi l'avviso di Meta””

Don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans, è stato coinvolto nello scandalo Paragon, in cui sono state scoperte attività di spionaggio e hacking effettuate contro di lui e altri traguardati. Secondo Don Mattia, ciò è successo dopo un tentativo di effrazione nella sua residenza legale, in cui una persona con passamontagna e guanti è riuscita ad aggirare il sistema di allarme del giardino e a tentare di entrare in casa. Don Mattia ha ricostruito le attività di spionaggio ai suoi danni e ha_submitted a raccolto prove di questi episodi.

Nel febbraio 2024, Don Mattia ha ricevuto un messaggio da che gliugariva di un attacco di hacking sostenuto dal governo. In seguito, ci sono state notifiche simili a David Yambio, Luca Casarini, Beppe Caccia e Francesco Cancellato. Don Mattia ritiene che ci sia un collegamento tra lo spionaggio ai suoi danni e il caso al Massri, in cui persone sono state imprigionate dalle bande armate libiche.

Don Mattia è intervenuto nella commissione libertà civile del Parlamento europeo, ma l'audizione è stata rinviata a causa dell'ostracismo dei gruppi sovranisti. Tuttavia, Don Mattia è determinato a cercare la verità e a ottenere giustizia. Secondo lui, è importante lavorare insieme alle istituzioni per scoprire la verità e per contrastare le ingiustizie.

Don Mattia è anche preoccupato per l'azione della mafia libica e la sua crescita nel potere. Ritiene che ciò sia legato al fatto che noi lavoriamo con le vittime di Almasseri e che noi siamo bersaglio di attacchi e intimidazioni. Don Mattia chiede verità e giustizia, nonché una maggiore tutela per i giornalisti e i coraggiosi cittadini che lavorano per proteggere i diritti umani.

Secondo Don Mattia, il caso del direttore Francesco Cancellato è particolarmente grave e ritiene che ciò sia solo una delle molte pagine della storia di attacchi contro i difensori dei diritti umani. Don Mattia sostiene che occorre lavorare insieme alle istituzioni per costruire una società della solidarietà e della fraternità, e non permettere che la cultura dell'individualismo e il “mene frego” distruggano la nostra società.


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