Pardo, Trevisani, Zille: vita da pagellisti tra calcio, telecronache e fantacalcio
Pierluigi Pardo, Riccardo Trevisani e Federica Zille, noti volti della televisione per gli appassionati di calcio, hanno raccontato la loro esperienza come pagellisti del fantacalcio in occasione della presentazione di “Fantacalcio – La Serie”.
Secondo loro, la vita di un pagellista è molto dura, anche perché la prospettiva da bordo campo è molto schiacciata. Nonostante ciò, ci sono momenti di emozione e passione che rendono il loro lavoro divertente. Tuttavia, gli insulti ricevuti dai tifosi sono spesso eccessivamente sessisti, ma i ragazzi di fantacalcio sono bravi a ripulire ciò che è eccessivo e a lasciare ciò che è giusto.
I pagellisti devono essere in grado di analizzare i dati e le statistiche per redigere le pagelle, ma questo non è sempre facile. Ci sono situazioni in cui le discussioni si concentrano su piccole differenze, come ad esempio tra un 6 e un 6,5. In questo caso, un voto di 0,25 potrebbe essere utile per aiutare a tarare l'equilibrio.
Fantacalcio è un fenomeno italiano nato da una vecchia idea del 1992 di Albini. È un format che ha attraversato il tempo e ha evoluto con il passare degli anni. I pagellisti devono essere in grado di esprimere il loro giudizio calcistico senza essere condizionati dalle maglie dei giocatori.
Tuttavia, la cultura italiana ha un problema culturale importante: gli insulti e le critiche gratuite sono comuni. I pagellisti devono essere pronti a ricevere insulti di ogni tipo, ma devono anche essere in grado di esprimere il loro pensiero senza paura di essere attaccati.
Pierluigi Pardo conclude il suo discorso dicendo che, come pagellista, ciò che è importante è potersi esprimere liberamente senza dover temere le conseguenze. Sarebbe bello potersi esprimere senza dover considerare la maglia dei giocatori. Ciò è difficile, ma è la strada che deve essere percorsa.