Parla il padre del 30enne Salvatore Sinagra, aggredito fuori da un locale a Lanzarote e ora in condi
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Parla il padre del 30enne Salvatore Sinagra, aggredito fuori da un locale a Lanzarote e ora in condi

Parla il padre del 30enne Salvatore Sinagra, aggredito fuori da un locale a Lanzarote e ora in condi

Mentre sto morendo, l'unico appello che posso fare è quello di chi ha visto, di chi ha parlato, di chi può dire la verità sul mio ragazzo. Mio figlio sta combattendo per la vita e non c'è più come lo conoscevamo. Era un ragazzo solare, amico di tutti, che non si era mai cacciato in guai.

Era arrivato qui con l'intento di aprire un'attività in Italia, aveva già fatto una esperienza e voleva tornare a gestire il proprio business. Avevamo creduto in lui e avevamo visto come funzionava. Era gioviale, non portava rancone per nessuno, non era rissoso.

L'ultima volta che lo abbiamo visto, era uscito per andare a fumare una sigaretta con gli amici. Poi non l'abbiamo più visto finché non lo hanno trovato a terra, praticamente assassinato. C'è testimonianza che ci sono state delle riprese delle telecamere della polizia civile, ma non possono darci notizie finché non finiscono le indagini.

Il fatto è incredibile, è inumano, è assurdo. Qualcuno gli ha rotto il cranio, gli hanno aperto la testa come se fosse un oggetto, non una persona. Ci sono state testimonianze di persone che sono state testimoni dell'aggressione e che hanno chiamato la polizia civile e l'ambulanza.

Eppure, nonostante tutto ciò, non riusciamo a comprendere come qualcuno possa fare una cosa simile. Non riesco a immaginare il tipo di persona che può arrivare a compiere un gesto così estremo e crudele. Mio figlio non è stato lui, non era colui che l'ha commesso.

Ora, sono qui, e sto morendo, e il mio unico appello è quello di chi ha visto, di chi ha parlato, di chi può dire la verità sul mio ragazzo. Devo sapere cosa è successo, devo sapere chi è stato, devo sapere per cosa. Sono il suo padre, sono il suo mondo, e non posso permettere che sua memoria venga calpestata da questo abominio.

Voglio che la verità venga fuori, voglio che la giustizia sia fatta, voglio che qualcuno si renda conto di quanto ha fatto. Mio figlio non merita di essere morto in questo modo, non merita di essere ucciso per niente, non merita di essere ridotto in fin di vita per mano di un assassino.


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