Parlamento FUORI CONTROLLO! L'intervento di Tajani su Salis fa esplodere la Camera!
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Parlamento FUORI CONTROLLO! L'intervento di Tajani su Salis fa esplodere la Camera!

Parlamento FUORI CONTROLLO! L'intervento di Tajani su Salis fa esplodere la Camera!

“Parlamento FUORI CONTROLLO! L'intervento di Tajani su Salis fa esplodere la Camera! Il ministro Nordio ed io abbiamo ricevuto in due incontri successivi il signor Roberto Salis, che ha fatto due richieste: una missiva del Governo italiano alla magistratura ungherese per favorire la concessione di una misura cautelare alternativa alla detenzione e l'ipotesi che tale misura possa essere eseguita presso l'ambasciata italiana. Avevo detto al signor Salis che, se il Ministero dell'Interno e della Giustizia avesse autorizzato tale ipotesi, non mi sarei opposto.

Il ministro Nordio ha illustrato le ragioni di diritto e di fatto per cui la richiesta di sostituzione della misura cautelare presso l'Ambasciata italiana non è possibile. L'ambasciata non è un luogo idoneo all'esecuzione di misure coercitive, non ha né la struttura né la legittimazione a sostituirsi ad un domicilio privato come luogo di detenzione. Sarebbero stati necessari lavori all'interno dell'ambasciata per creare un'apposita area di detenzione e sarebbe stato necessario un incremento del numero dei carabinieri.

Il ministro Tajani ha affermato che l'ambasciata italiana è un luogo dove sono conservati documenti riservati, c'è un Ufficio Cifra e non è una casa privata. Pertanto, deve essere preservata la sicurezza dello Stato, poiché qualsiasi detenuto deve garantire la sicurezza dello Stato.

Il ministro Tajani ha poi precisato che, se ci fossero state le autorizzazioni necessarie da parte del Ministero dell'Interno e della Giustizia, non si sarebbe opposto alla richiesta. Tuttavia, ha sottolineato che le condizioni per una detenzione agli arresti domiciliari in un ufficio pubblico non sono soddisfatte.

Il ministro Tajani ha quindi espresso la sua convinzione che ci si debba concentrare sulla soluzione che prevede l'applicazione delle regole europee, ovvero chiedere gli arresti domiciliari in Italia solo dopo averli ottenuti nel paese che esercita la giurisdizione. Ha inoltre sottolineato che è paradossale che chi si erge ogni giorno difensore dell'Autonomia della magistratura chieda ora a noi di fare pressione affinché il governo ungherese influenzi le determinazioni del giudice.

In conclusione, il ministro Tajani ha garantito di essere un garantista e di essere disposto a lavorare per la causa di Ilaria, ma ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che la questione stia essere trasformata in un caso politico che non fa il bene della signora Salis.”


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