Parlare di Spotify per parlare dei padroni della musica
Quand'arriva dicembre Liz Pelly, che da una decina d'anni dedica saggi e analisi a Spotify e ai suoi meccanismi, attende il giorno di Wrapped in preda a un misto di orrore e speranza. Orrore perché quando gli utenti postano le statistiche dei loro ascolti fornite dalla piattaforma, ha l'impressione d'essere sommersa da pubblicità fatta gratuitamente a una multinazionale. Speranza perché negli ultimi anni Wrapped ha fornito l'occasione per denunciare le pratiche di un'azienda che, come sostiene Pelly nel libro Mood Machine: The Rise of Spotify and the Costs of the Perfect Playlist, ha danneggiato le vite di tantissimi musicisti e ascoltatori, trattando la musica «come un prodotto più che come una forma d'arte». Nell'ultimo anno le critiche sono state ancora più…