Parma, sfregiata lapide partigiana? Gridano al fascismo ma… chi è stato
Non aveva la camicia nera. Era africano. «Vile sfregio di stampo fascista! » aveva tuonato l’Anpi, l’associazione dei partigiani, l’indomani dell’incendio dei fiori sotto la lapide dell’antifascista Guido Picelli, a Parma, l’8 marzo. «Vandalismo fascista!», giù bordate su Facebook, e a spararle ancora i vecchi compagni. «Occorre sempre ricordare che il fascismo non è nato nelle grandi adunate, ma lungo le strade», aveva ammonito la Cgil di Parma, «bruciando effigi, vandalizzando luoghi aperti alla pubblica discussione, bruciando le sedi delle cooperative nel ventennio e assaltando le camere del Lavoro, usando violenza fino anche all’assassinio contro chi si opponeva».
Maledetti camerata, che vergogna l’assalto alla memoria dell’animatore della resistenza armata di Parma,…