Patuanelli smonta la manovra del governo: “Per colpa vostra siamo in recessione”
“Il deputato Patuanelli ha espresso il proprio dissenso sulla manovra economica prodotta dal governo, affermando che “per colpa vostra, siamo in recessione”. Egli ha sostanza criticato la legge di bilancio, sostenendo che la mayoría di governo non ha ancora capito che “siete maggioranza e continuate a fare opposizione”.
Patuanelli ha affermato che se il M5S fosse stato a governare, avrebbe detto che “questo è il governo nemico dell'impresa”, poiché con 24 mesi di governo di calo della produzione industriale, con misure a favore delle imprese che vengono tolte dai testi della legge di bilancio, con l'evidente crisi del sistema produttivo italiano. Ha sottolineato che la televisione propone “menzogne” e che non vi è alcun aumento delle attività industriali.
Ha anche criticato il ministro Giorgetti, affermando che “non sappiamo far crescere il paese” e che “non si tratta solo di parlare, ma di fare” e che “è chiaro che non é possibile crescere se non si tiene conto della realtà economica”.
Inoltre, Patuanelli ha sottolineato che la crescita del 0,5% del 2024 è “una legge di ferro” e che “è evidente che non si cresce”. Inoltre, il ministro Giorgetti ha detto che la crescita sarà del 0,7%, ma “probabilmente avremmo delle sorprese negative”.
Ha anche affermato che “non è un testo di bilancio, ma un testo di mortificazione” e che “il paese è in recessione perché il contributo alla crescita del PNRR è di 0,7 nel 2024 e il paese cresce del 0,5”.
Inoltre, ha criticato la legge di bilancio proposta dal governo, affermando che è “una legge che certifica un dato al netto del Piano Nazionale di ripresa e Resistenza Ragionare che il paese è in recessione” e che “è il vero regalo che il centro-sinistra ha lasciato al paese”.
Gli ha anche chiesto “cosa fare per far sì che il paese cresca?” e “non si tratta solo di parlare, ma di fare”.
Ha anche criticato la sostituzione dell'ACE con l'IRAS, affermando che “siete nemici dell'impresa” e che “è un myster che ritroverò favorevole”, poiché “solo un po' di imprenditori possono agevolare i propri investimentiche attraverso l'IRAS e “il rimando derivante dai beneficiari sarà solo un po' più basso”.
Inoltre, ha affermato che “il taglio del Cuneo è un espediente per non far crescere il paese e non fa il forte con i deboli, ma il debole con i forti” e che “siete governi che mettono a rischio la coesione sociale del paese”.
Ha anche criticato la tassazione, affermando che “è uno strumento di oppressione” e che “non si può ammettere che i ricchi economizzino il denaro in tasca, mentre i poveri non hanno più denaro per vivere”.
Infine, ha espresso la sua disillusione per il futuro del paese, affermando che “il governo non ha più un piano per il paese e non vuole più lavorare per il paese”.
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