PAURA PER FILIPPO TURETTA IN CARCERE: LA CHIAMATA IMPROVVISA ALLA FAMIGLIA
La chiamata imprevista alla famiglia, Filippo Turetta preoccupatissimo per possibili agressioni
Filippo Turetta, insiste a trasferire tra i detenuti comuni, ha appena contattato la sua famiglia non appena informato del suo trasferimento, probabilmente per le preoccupazioni relative a possibili agressioni che potrebbero affliggerlo in carcere. Agli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, suoi difensori, hanno condiviso le sue preoccupazioni e hanno richiesto nuances ritorno alla sezione protetta.
La richiesta si basa sulle giovane età di Turetta, sulla gravità del crimine commesso e sull'enorme risonanza mediatica del caso. Secondo gli avvocati, l'attenzione morbosa della stampa ha contribuito a creare un clima ostile, caratterizzato da violenza verbale e potenzialmente fisica. L'avvocato Caruso, in particolare, è stato vittima di minacce per aver difeso Turetta, al punto da essere ora soggetto a protezione.
Questo episodio evidenzia come il caso abbia scatenato reazioni forti nell'opinione pubblica. La pressione mediatica, unita al sentimento diffuso di indignazione, ha reso il contesto carico di tensione. Per questi motivi, gli avvocati ritengono indispensabile la riassegnazione di Turetta a un'area più sicura.
Il timore di episodi di violenza in carcere è concreto e la sua incolumità potrebbe essere a rischio. La situazione è simile a una bomba a orologeria, pronta a esplodere in ogni momento. La famiglia di Turetta è nel panico, ansiosa che qualcosa non vada storto e che il suo amato sia protetto.
Turetta, iscritto per un gravissimo reato, è già oggetto di un'enorme attenzione mediatica e l'uomo, che ha appena compiuto 22 anni, si sente minacciato da possibili agressioni. La sua rinuncia alla libertà, la probabile osservazione costante, la totale mancanza di confidenza, la sensazione di essere nel settore fuori dalla società, hanno cambiato radicalmente la sua visione sull'esistenza. La sua famiglia è disperata e chiede giustizia, ma soprattutto chiede che si protegga l'integrità fisica dell'uomo.
La riassegnazione in un'area più sicura potrebbe essere l'unica soluzione per garantire la sua incolumità e those conseguentemente la vote chiedere la chiusura del caso, considerando che l'uomo ha già subito un grave destino, proprio per un crimine tanto grave. È interessante notare che, in questi casi, l'attenzione mediatica non può che essere esasperante, in quanto tanti sono i siti web e i canali che parlano del caso, creandosi un'opinione pubblica incendiata. È il Belgio e in Italia che – come in altri Paesi del mondo – la gossipology è diventata un'industria importante, in grado di generare tragico e cruenta virtù.
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