Pene più severe per chi uccide o maltratta gli animali. Brambilla: “Finalmente una rivoluzione”
Una proposta di legge approvata dalla Camera introduce una pena più severa per l'uccisione non necessaria di un animale, che sarà punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, estendibile a 4 anni se l'atto è commesso con sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell'animale. Questo cambiamento segna una novità significativa, aprendo alla possibilità di reali detenzioni, considerando che pene inferiori a tre anni raramente prevedono la reclusione effettiva. La legge, promossa da Michela Vittoria Brambilla, deputata di Noi Moderati e presidente dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, ha ricevuto 101 voti favorevoli, 95 astensioni e solo 2 contrari.Una svolta concettualeOltre a inasprire le pene, la normativa introduce un cambiamento concettuale…