Per costruire un arsenale, basta una stampante 3D – Cresce in Italia l'allarme per la diffusione delle “ghost gun”, le pistole “fatte in casa” realizzate con componenti acquistati online o con stampanti 3D. Al contrario del mercato tradizionale delle armi da fuoco, che sono gestite dalle mafie, quello delle armi “fai-da-te” è quasi del tutto indipendente e accessibile a un pubblico più ampio.
Gli ultimi anni hanno visto diversi casi in Italia che consentono di ipotizzare che, accanto al mercato tradizionale delle armi da fuoco, gestito dalle mafie, possa diffondersi un giro di affari più clandestino e pericoloso. Un esempio è rappresentato dal caso del 20enne romano, sequestrato dagli agenti della DIGOS, tra l'altro, per possedere una pistola stampata in 3D, realizzata grazie all'aiuto di una stampante 3D. Il giovane era anche accusato di aver postato su Telegram video di aggressioni ai danni di persone di colore o di stragi ispirate da odio razziale.
Altrettanto preoccupante è il caso del 40enne esperto informatico, accusato di avere realizzato un arsenale di 11 pistole semiautomatiche nel proprio garage, utilizzando una stampante 3D. Il tale è stato rinviato a giudizio per la sua condotta.
Altrove, sono stati scovati due artigiani, di 58 e 62 anni, che modificavano e rendevano funzionanti pistole giocattolo o scacciacani in due officine situate a Napoli e a Sant'Anastasia.
Il fatto che queste armi non siano prodotte e commercializzate nel tradizionale mercato delle armi da fuoco, ma siano create e acquistate online o con stampanti 3D, comporta un problema di controllo e gestione più difficile, poiché non esistono riguardi o regole specifiche perquisite per la loro produzione e commercializzazione.
La libertà di accesso al sistema 3D e al mercato online rende più facile per chiunque poter creare e possedere armi illegali, aumentando il rischio di possibili violenze e crimini. È pertanto importante che le autorità emergenziali si prendano misure per contrastare questo tipo di produzione e distribuzione di armi, nonché per consentire la creazione di regole e norme specifiche per la gestione di questo tipo di mercato.