Per Messina Denaro esami e referti anticipati: i privilegi del boss latitante anche nel percorso sanitario (e pure in lockdown)
“Il ricovero avveniva in tempi eccezionalmente rapidi, addirittura il giorno prima di quello programmato”. È quel che sottolinea il giudice Marco Gaeta nelle motivazioni della sentenza che lo scorso 17 gennaio ha condannato due fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: Cosimo Leone, condannato a 8 anni, e Massimo Gentile, condannato a 10 anni. Un processo che ha ricostruito l’aiuto dato da Leone, radiologo dell’ospedale Abele Aiello di Mazara del Vallo e con questo le cure non già rapide ma addirittura anticipate. Il tutto in una provincia, quella di Trapani, da poco attraversata dallo scandalo dei ritardi sui referti oncologici dell’Asp. Mentre pazienti anonimi hanno atteso anche dieci mesi per conoscere la diagnosi e quindi iniziare cure talvolta fatalmente tardive,…