Perché il fine vita è legale solo in Toscana? #news #shorts
“Perché il fine vita è legale solo in Toscana? È una domanda che sta scottando l'opinione pubblica italiana, legata alla discussione sull'eutanasia e sul diritto alla morte volontaria. Uno dei protagonisti di questo dibattito è Marco Cappato, che nel 2017 ha rischiato di finire in carcere per aver aiutato DJ Fabo ad accedere al suicidio assistito nel 2019. La Corte Costituzionale, però, ha stabilito che l'aiuto al suicidio assistito non è punibile quando presenti determinati requisiti per il paziente e ha invitato il Parlamento a stabilire tempi e modalità certe per l'accesso alla morte volontaria.
Nonostante questo, la politica italiana è rimasta per anni immobile, lasciando alle ASL di gestire i casi uno a uno, costringendo persone a attendere per anni a muoversi. È stato quindi la Toscana a dare il segnale, approvando una legge che garantisce tempi e modalità certe per l'accesso all'aiuto alla morte volontaria, come previsto dalla sentenza Corte Costituzionale. Anche il Veneto aveva tentato di fare altrettanto, ma la legge non è stata approvata per un solo voto.
Ora, il focus è tornato sulla Lombardia, dove è arrivato il primo via libera regionale a un suicidio assistito. “Bisogna dare risposte”, afferma Marco Cappato, il quale chiede un intervento nazionale, insieme a Luca Zaia e Forza Italia. Tuttavia, i vescovi hanno espresso la loro preoccupazione e il fronte cattolico in Parlamento non intende cedere.
Il ministro Schillaci è intervenuto per frenare le regioni e rivendicare il ruolo del governo, ma l'associazione Coscioni e Marco Cappato si temono che l'intervento nazionale sia peggiorativo, potendo impedire che il fine vita sia boicottato. Per questo, loro intendono continuare a lavorare per il referendum sull'eutanasia, raccolto un milione di firme nel 2021, nella speranza che la voce di chi soffre sia finalmente ascoltata.”
